In autunno ci siamo messə in cammino contro il DDL Sicurezza e nel cammino abbiamo incontrato tanti e tante con cui allargare la protesta. Ora, nel pieno inverno europeo ma con un vento caldo che spinge da est, sud, nord, l’orizzonte può e deve aprirsi. Il 4 e 5 febbraio andremo a Bruxelles con una nutrita delegazione della rete italiana A Pieno Regime per mettere sotto accusa il caso Italia del DDL Sicurezza affinché il nostro paese diventi osservato speciale da parte delle istituzioni europee, ma soprattutto da parte dei, e con, i movimenti sociali di tutta europa.
Se ascoltiamo bene il ritmo delle trasformazioni politiche in atto in Italia si sentirà l’eco della democrazia illiberale Ungherese, del sovranismo “aperto” ai diritti civili in Olanda e Inghilterra, del nazionalismo etnico in Austria, delle scientifiche strategie di re-migration elaborate in Germania, della guerra agli antifa in Russia e Bielorussia, e si vedrà sempre più nitida l’ombra dei satelliti di Starlink e della politica USA. Crediamo allora che il tempo sia quello della solidarietà con i movimenti interni alle nazioni europee, asfissiati dalle nazioni stesse, quelli che nei territori, nei luoghi di lavoro, nei municipi, o in quegli stessi luoghi trasformati in campi di battaglia, hanno quotidianamente a che fare con sfide di dimensione globale ma che come sola sponda politica su cui fare pressione trovano leader e istituzioni di modestissima statura nei confini angusti e oggettivamente impotenti delle nazioni. Il DDL Sicurezza è un problema italiano, ma il successo dell’agenda di mobilitazione annunciata per il 22 febbraio, con manifestazioni in tutta la penisola, e successivamente con la protesta al momento delle votazioni in parlamento, dipenderà anche dalla nostra capacità di legarla alle lotte sociali, alle mobilitazioni e alle resistenze in tutta Europa.
Di seguito il comunicato della rete a Pieno Regime:
COMUNICATO STAMPA
ITALIA BRUXELLES – FERMIAMO LA DERIVA AUTORITARIA
La Rete Nazionale No DDL Sicurezza – A Pieno Regime il prossimo 4 e 5 febbraio sarà a Bruxelles per portare in Parlamento Europeo la propria battaglia contro il Disegno di Legge 1236, attualmente in discussione al Senato.
Quella creata dalla Rete è una diffusa e ampia mobilitazione dal basso, che coinvolge e vede convergere organizzazioni sociali, associazioni, movimenti, reti mutualistiche, forze politiche e sindacali. Uniti, per fermare la deriva autoritaria portata avanti dal Governo Meloni, che si intreccia con i processi di natura anti-democratica e securitaria in corso in altri paesi d’Europa.
Martedì 4 febbraio sono in programma una conferenza stampa e un’assemblea che vedranno, al fianco della Delegazione, la partecipazione di reti civiche, movimenti europei ed europarlamentari di sinistra, progressisti e ambientalisti. Così la Rete porterà in Europa il grido d’allarme in difesa delle libertà, dei diritti, delle lotte per il futuro e per la giustizia sociale e ambientale.
Lo avevamo detto in Assemblea Nazionale a novembre e poi in piazza il 14 dicembre. Per fermare il DDL “Sicurezza” e la deriva autoritaria nel cuore dell’Europa siamo disposti e disposte a tutto.
Da lunedì prossimo saremo a Bruxelles con una delegazione composta da decine di attivisti e attiviste della nostra Rete, provenienti da tutta Italia.
Il nostro obiettivo?
Lanciare, a livello internazionale, un grido di allarme perché una nuova Ungheria si sta affacciando in Europa. Questo DDL, infatti, attacca le fondamenta dello stato di diritto e della democrazia con misure repressive che spalancano le porte ad un modello di società che mai avremmo pensato si potesse paventare. I nuovi nemici del Governo Meloni sono quelli che storicamente le destre e i fascismi hanno combattuto: il dissenso, il conflitto, la società civile che disobbedisce alle ingiustizie.
Una torsione che mina la Costituzione italiana e che fa preoccupare anche osservatori internazionali come Onu e Osce e lo stesso Consiglio d’Europa.
Partiamo allora alla volta di Bruxelles per far suonare un campanello d’allarme, certo, ma anche per stringere alleanze a livello internazionale. Solo riconoscendoci contro le destre estreme e oligarchiche del nostro tempo potremo costruire un’opposizione concreta e irriducibile dinanzi al grimaldello con cui Giorgia Meloni e il suo governo vorrebbero scassinare per sempre la democrazia nel nostro Paese e non solo.
Il programma della Delegazione all’interno dell’Europarlamento vedrà la partecipazione martedì 4 febbraio all’iniziativa Resistenza nera contro l’esternalizzazione delle frontiere dell’UE: lotte antirazziste in Tunisia e Libia.
Alle 12.30 si terrà la conferenza stampa della Rete Nazionale – A Pieno Regime e alle 18.30 presso la Sala Spinelli è prevista l’Assemblea Fermiamo il DDL “Sicurezza” in Italia. Fermiamo la deriva autoritaria in Europa.
A chiudere la giornata sarà una riunione che coinvolgerà movimenti, organizzazioni e forze sindacali europei.
info: https://linktr.ee/rete_apienoregim – rete_noddlsicurezza