Dopo la notizia della sospensiva del TAR dell’Emilia-Romagna alla delibera regionale sul suicidio medicalmente assistito, il Laboratorio di Salute Popolare chiama un presidio per martedì 6 maggio, alle ore 17:30, davanti al TAR in via d’Azeglio 54 a Bologna.
Di seguito il lancio del presidio:
La civiltà non si sospende
Il tentativo di bloccare le modalità d’accesso al suicidio medicalmente assistito, frutto di un ricorso politico, attacca il diritto all’autodeterminazione.
Scegliere di porre fine alla propria sofferenza non può essere ostacolato da chi pretende di decidere per lə altrə.
La libertà di scegliere sul proprio fine vita è un diritto civile fondamentale già riconosciuto, in presenza di determinate condizioni, dalla Corte Costituzionale.
Stabilirne modalità e i tempi di accesso dalla parte della dignità, della compassione, della responsabilità.
Ogni tentativo di imporre sofferenza al posto della scelta è una violazione profonda del diritto alla salute.
Noi continueremo a batterci per una legge regionale sul SMA che garantisca percorsi chiari, accessibili e rispettosi per chi chiede di essere accompagnatə senza giudizio.
La dignità non ammette sospensioni.
Neanche di fronte alle paure o alle resistenze culturali di conservatori e oscurantisti che guarda caso sono gli stessi che minano il diritto all’affermazione di genere e all’aborto.
Ci vediamo in presidio martedì 6 maggio alle 17:30 di fronte al TAR in via d’Azeglio 54!