Il 29 novembre invitiamo tant* a scioperare, rompendo gli steccati identitari, trasformando l’astensione dalla scuola, dall’università e dal lavoro in una manifestazione autonoma e radicale, che abbia però l’intelligenza di rapportarsi con tutte quelle realtà sociali e politiche che vorranno scommettere su percorsi larghi e convergenti da costruire insieme.
Scioperiamo, per la dignità del nostro lavoro, contro chi si vergogna di noi e di ciò che facciamo per vivere.
Scioperiamo contro Valditara, una sciagura per il corpo docente ma soprattutto per gli/le student* di ogni ordine e grado. Scioperiamo contro i tagli all’università pubblica. Scioperiamo, per la salute e per la giustizia climatica, per una vera sicurezza, che parta dalle scuole e arrivi fino ai luoghi di lavoro.
Scioperiamo per continuare ad alzare la testa dal nostro lavoro ripetitivo, in cui ripetitivi – fino al punto da rivoltarci – sono l’ansia e lo stress di non essere mai abbastanza adeguat*, di non ricevere mai abbastanza denaro. Scioperiamo per il reddito universale, contro i CPR e l’espulsione forzata di migranti. Scioperiamo contro l’autorità di questo governo che vorrebbe impedirci di lottare in ogni forma.
Siamo la classe opposta a quella dei nuovi capitalisti come Elon Musk: lavoriamo nella precarietà, studiamo in cerca di un futuro, siamo gli addetti e le addette alle pulizie e ai servizi che stanno alla base dello sviluppo della nostra città, subiamo gli effetti negativi della turistificazione, siamo lavoratori e lavoratrici di ogni età che, di fronte allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, propongono il reddito universale.
Siamo quell* che, ai combustibili fossili oppongono le rinnovabili, ricevendo indietro soltanto autoritarismo, manganelli, fascismi, sorveglianza, divieti, espulsioni ai confini, imposizioni, ordini, gerarchie. Quello del 29 novembre è uno sciopero generale, di tutt*, ma è anche uno sciopero per poter continuare a lottare per la nostra dignità contro chi vorrebbe impedirlo.
Contro l’approvazione del DDL sicurezza, ovvero il DDL paura del Governo Meloni, e per costruire insieme una grande manifestazione il 14 dicembre a Roma. Scioperiamo per la rivolta sociale, non una suggestione ma un largo spazio di convergenza.
Il 29 novembre è sciopero generale.
Ci vediamo alle ore 10 in Piazza Verdi.