Che ruolo giocano le imminenti elezioni europee nella scacchiera politica globale, dove vediamo le istituzioni nazionali dell’Europa virare sempre più a destra, alimentando e agendo un vento di intolleranza e conservatorismo sempre più minaccioso?
Questa è la domanda che ci poniamo mentre si avvicina il momento del voto nei confini dell’Unione che, è inutile dirlo, mai come oggi ci appaiono troppo stretti. La risposta va individuata guardando a ciò che quotidianamente cerchiamo di costruire, un progetto politico di democrazie radicali.
La nostra Europa non è quella di Giorgia Meloni. Non è quella di Viktor Orban. Non è quella di chi incarcera lə antifascistə in quanto tali. Non è quella di nessuna forza reazionaria che si affaccia prepotentemente su un’Unione Europea già in difficoltà, ma dalla quale crediamo sia necessario partire per sviluppare e praticare un Matriottismo Europeo che guardi allo spazio euromediterraneo per garantire giustizia sociale e climatica.
La nostra Europa è quella delle piazze di Tblisi che chiedono libertà di autodeterminazione, è quella della resistenza delle compagne ucraine contro l’invasione putiniana, è quella dei movimenti LGBTQIA+ che lottano contro le politiche reazionarie russe, è quella che garantisce e tutela il diritto all’aborto, quella di chi sceglie la libertà disobbedendo ai confini.
Dentro questo quadro annunciamo pubblicamente la nostra decisione di sostenere AVS nelle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, per un motivo molto semplice: ogni mezzo, anche recarsi alle urne, è cosa buona e giusta per far uscire dal regime detentivo lə antifascistə.
Purtroppo Ilaria Salis non è stata candidata nella circoscrizione del Nord Est, e questo ci rammarica, ma ora è il tempo del pragmatismo e del coraggio. La lista per cui Ilaria Salis è candidata deve superare a livello nazionale lo sbarramento del 4%. Votare AVS rappresenta quindi un’opportunità concreta per liberare Ilaria, e chi pratica l’antifascismo militante come noi oggi deve mettere da parte i dubbi e le criticità che si possono esprimere sulle elezioni perché la libertà di un’antifascista, o in futuro anche di altrə, è un motivo più che valido per mettere una croce in una scheda elettorale.
Invitiamo quindi tuttə, ribelli e democratici, a mobilitarci anche tramite le urne per ottenere la libertà per Ilaria Salis. La costruzione dell’Europa che vogliamo passa per la liberazione dellə antifascistə.
Ilaria Salis Libera!
Municipi Sociali Bologna