Al momento stai visualizzando Student3 contro il DdL Paura

Student3 contro il DdL Paura

BITE THE GOVERNMENT BACK – SPEZZONE STUDENTESCO – 14 DICEMBRE – NO DDL PAURA

Lo abbiamo detto forte e chiaro il 16 novembre alla Sapienza, lo abbiamo ribadito il 28 nelle università e il 29 nelle piazze di tutta Italia: il 14 dicembre saremo tutt3 a Roma

Opporsi al cosiddetto DdL sicurezza significa opporsi alla deriva sempre più platealmente autoritaria e fascista del governo Meloni, che tenta in ogni modo di reprimere e criminalizzare ogni legittima forma di dissenso. Dissenso che nasce da un crescente clima di guerra, da tagli ignobili alla sanità e all’istruzione, dalla crisi climatica incombente, dalle diseguaglianze sociali crescenti, e che il DdL sicurezza è pronto a reprimere nel più liberticida dei modi.

Vogliamo partire anche e soprattutto dalle scuole e dalle università, tra i primi bersagli del governo Meloni, in quanto “pericoloso” ricettacolo di formazione di pensiero critico e consapevolezza politica, quindi di possibile opposizione sociale. 

Manganellare l3 student3, negare loro il diritto ad avere qualsiasi spazio di espressione del dissenso è la prima mossa di ogni governo autoritario per tentare di reprimere il conflitto sul nascere, accompagnata da un parallelo impoverimento qualitativo e strutturale delle istituzioni della formazione, così come della sanità e ai servizi di welfare. I 500 milioni di tagli all’università secondo la legge di bilancio e la precarizzazione e privatizzazione della ricerca della riforma Bernini ne sono la prova lampante

Le università e le scuole sono sotto attacco, e dopo decenni di continuo assoggettamento a aziende private, siamo di fronte al rischio concreto di perdere quel poco di indipendenza della ricerca e libertà del sapere rimasta, e ad assistere al divenire completo dell’accademia in azienda dove produrre conoscenze utili solo alla riproduzione dell’esistente.

All’interno della stessa cornice, sul piano delle scuole superiori, è impossibile ignorare il DdL Valditara, che si configura come l’ennesimo inutile intervento emergenziale su problematiche della scuola italiana che esistono e persistono da anni.

Senza preoccuparsi di leggere in maniera più profonda queste dinamiche e agire di conseguenza, il nostro governo palesa ancora una volta la direzione sempre più autoritaria verso cui cerca di guidare i nostri ambienti scolastici: a partire dal voto in condotta che diventa decisivo per la promozione fino ad arrivare alla sanzione pecuniaria per chi aggredisce il personale scolastico, l’approccio punitivista si rivela il modus operandi adottato per la gestione dei luoghi del sapere.

Le scuole si trasformano così ogni giorno di più in luoghi in cui l’obiettivo primario non è la creazione di un pensiero critico dellə studentə, ma la repressione di ogni contestazione contro un modello che non ci rappresenta: scuole in cui viene incentivata più la concorrenza tra studentə che la loro collaborazione e in cui vengono insegnati quotidianamente ideali capitalistici, patriarcali, gerarchici e sempre calati dall’alto in maniera dogmatica e tramite un sapere nozionistico. Di questo contesto il ministro Valditara ne è la chiara rappresentazione, con le sue politiche repressive che privilegiano il rispetto dell’autorità e la disciplina piuttosto che la vera formazione dellə studentə.

Se poi si pensa che la stessa legge di bilancio prevede una spesa di 32 miliardi al settore militare, appare evidente quali sono gli obiettivi. In uno scenario di militarizzazione globale sempre più soffocante, diventa evidente il crescente ruolo che la ricerca in ambito bellico assume nelle nostre università. 

Di fronte a tutto questo, invitiamo tutte le componenti della scuola e dell’università, dallx studentx ai docenti, dal personale tecnico amministrativo alle ricercatrici a costruire uno spezzone all’interno della manifestazione nazionale contro il DdL paura del Governo Meloni. Perchè gli spazi della formazione siano barricate contro l’autoritarismo del governo e contro la guerra; per fermare il DdL sicurezza e difendere la nostra libertà di dissentire. Per un nuovo importante anno di mobilitazioni nei luoghi del sapere contro i progetti di questo governo e per costruire una alternativa possibile nelle istituzioni scolastiche e accademiche. 

Sabato 14 ci vediamo alle 13 in Piazzale Aldo Moro, davanti all’Università La Sapienza, per il preconcentramento dalle scuole e dalle Università e per confluire con forza nella manifestazione nazionale contro il DdL Paura!