I nostri interventi per la rete a Pieno Regime in piazza il 14 dicembre contro il DdL Paura. Un grandissimo corteo, la prima grande manifestazione contro il governo Meloni, di 100mila persone, partita da Piazzale del Verano e conclusasi a Piazza del Popolo, che ha dato un forte segnale al governo: il DdL non lo faremo passare, e se lo decidiamo noi, il governo cade!
L’intervento di Eleonora per lo spezzone studentesco e universitario, arrivato nel corteo dal preconcentramento partito dall’Università La Sapienza occupata:
“Durante questi mesi è nata un’ampia mobilitazione giovanile, che ha visto 4 università occupate nel giro di un mese, l’ultima ieri alla Sapienza a Roma, occupazioni nelle scuole, incontri, assemblee, dibattiti in tutte le città d’Italia, muovendo una dura critica all’operato del governo Meloni
Questo ddl è il manifesto ideologico di un governo che ragiona in termini autoritari, è l’arma giuridica di un processo di militarizzazione della società, volto a reprimere, punire e fare paura. Ed è estremamente funzionale per le misure di impoverimento sociale che il governo vuole mettere in campo, di cui ne sono l’emblema i tagli all’università e la riforma Bernini.
Da qui oggi invitiamo tutte e tutti a continuare a occupare le scuole, le università, a mobilitarsi nei luoghi di lavoro, per costruire una compatta opposizione sociale al governo Meloni.”
L’intervento durante la manifestazione di Christopher per i Municipi Sociali di Bologna:
“Perchè non è vero che dai Municipi non possiamo sognare il Paese e l’Europa, perchè alla sicurezza nazionale noi contrapponiamo una sicurezza che è fatta di prossimità, una sicurezza locale, e si chiama solidarietà!
Vediamo nel DdL Sicurezza-Repressione-Paura un dato materiale, perchè si colloca tra il vecchio mondo e quello nuovo, perchè è il passaggio che serve a loro per l’Oltre Democrazia e la contesa allora è tutta sulla democrazia. Per noi questa democrazia è fatta di conflitto!
Stiamo costruendo uno spazio unico, nuovo, e che non si fermerà, è importante perchè c’è una guerra civile globale permanente, fatta di guerra ma anche di rivolte interne.
Tutte noi abbiamo negli occhi un mondo diverso, alternativo, fatto anche di pace, ma forse da oggi dobbiamo pensare che questa prospettiva si deve coniugare nelle piazze con il conflitto sociale!
Possiamo farlo, costruiamo insieme una democrazia del conflitto per l’Italia e per l’Europa!“
L’intervento di Martina per la rete nazionale all’arrivo della manifestazione in Piazza del Popolo:
“Questa è stata la prima grande manifestazione nazionale contro il governo Meloni, e siamo 100 mila!
Giorgia Meloni, questa è la piazza della sicurezza sociale, la piazza che dichiara scontro aperto con il tuo governo, siamo l’opposizione sociale!
Negli ultimi mesi realtà sociali, sindacali, associative, comitati, movimenti ambientalisti, si sono raccolti in una rete nazionale, chiamata “A pieno regime”; hanno organizzato eventi, dibattiti, cortei regionali, occupazioni di scuole e università per opporsi a questo governo e questo percorso ci ha portato a questa manifestazione e guarda già in avanti alle prossime mobilitazioni perchè abbiamo scommesso in una sfida larga, ampia, in una coalizione con lo scopo di bloccare questo DdL.
Se questo DdL è il manifesto ideologico di questo governo, il suo volto l’ha mostrato con la riforma del premierato, la sua mano tesa l’ha mostrata con il razzismo istituzionale che l’ha portato a parlare di difesa dei confini, a deportare le persone in Albania, a torturarle all’interno dei CPR.
Il suo animo capitalista l’ha mostrato privatizzando la sanità, facendo profitti sulla salute delle persone, e più di tutte, sulle persone del Sud con l’autonomia differenziata.
Il corteo di oggi non ha raccolto solo l’opposizione al DdL, ha raccolto l’insofferenza contro questo governo fascista, e da oggi guardiamo al periodo di referendum, ma anche alle lotte sociali, agli scioperi, alle lotte di classe, e possiamo affermare che non abbiamo paura! Perchè questo governo deve capire che il DdL non passerà e che se lo decidiamo noi, il governo cade!“
Ci ri-vediamo il 10-11-12 gennaio, per tre giornate di mobilitazione, che si concluderanno con una nuova assemblea della rete nazionale “A pieno regime”.
Hasta la victoria siempre!