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PARENTE DIGGEI: 20 ANNI SULLA DANCEFLOOR DELLE LOTTE

Quando

15 Marzo 2025    
22:30 - 23:30

Dove

Tpo
Via Casarini 17/5, Bologna

Napoli, anno imprecisato

In un laboratorio segreto sotto il Vesuvio, un gruppo di scienziati ribelli stava lavorando a un esperimento proibito: creare il DJ definitivo, capace di accendere le piazze, far ballare i cortei e far saltare i cordoni delle forze dell’ordine.
Ma qualcosa andò storto.

Un’esplosione di casse, luci stroboscopiche e coriandoli sintetici segnò la nascita di Parente Diggei, dotato di superpoteri sonori e destinato a diffondere il caos danzante sulla Terra.
Bologna, 2005. Atterrato a sotto le Due Torri, ha affinato le sue tecniche segrete al Barricada, dentro il TPO di Viale Lenin, creando una dancefloor dove la trash incontrava la rivoluzione.

Negli anni ha portato la sua musica ovunque ci fosse bisogno di alzare il volume contro le oppressioni: cortei antifascisti, manifestazioni per i migranti, lotte dei precari, occupazioni di case e centri sociali, controvertici mondiali e Primi Maggi infiniti.

Con un solo gesto della mano poteva sincronizzare la folla in un pogo collettivo, trasformare strade in piste da ballo e smagnetizzare i manganelli della polizia con una scarica elettro-sonica di “Rhythm is a Dancer”.
Chi c’era sa. Ricorda il ritmo di “We Will Rock You” battere durante i cortei, Le onde sonore di “Figli delle stelle” o “Amore Disperato”, cantate a squarciagola con intenti eversivi.
E quando la tensione saliva, bastava un “Che confusione, sarà perché lottiamo” per trasformare l’intero blocco in un delirio collettivo.

Con la sola imposizione delle mani, Parente Diggei poteva trasformare un’assemblea moscia in un’orgia di sintetizzatori da “Vamos a la Playa”, mentre con la leggendaria “Un’estate al mare” scacciava gli abiocchi , scagliando a volume inumano “You Spin Me Round (Like a Record)” e ribaltando l’intero concetto di decoro urbano con un solo “Siamo donne, oltre le gambe c’è di più” al momento giusto.
Una delle sue più grandi intuizioni è quella di essere tra i fondatori dell’Internazionale Trash Ribelle, un’alleanza segreta di agitatori sonori che ha portato in tutto il mondo il verbo del pop degenerato, delle sigle TV assassine e delle hit impossibili da ignorare.

Perché nulla disorienta il nemico quanto una folla che, in pieno assedio poliziesco, risponde con un trenino sulle note di “Maracaibo”.
2025.Pianeta terra.

Ora, dopo vent’anni di devastazione sonora, Parente Diggei torna al TPO, oggi in via Casarini 17/5, per una grande festa.
Il 15 marzo sarà un’epopea, un’apocalisse sonora, un viaggio tra bassi profondi e ritornelli impresentabili.
Un raduno per tutti i ribelli sonori.
Un consiglio: portate scarpe comode, preparatevi a perdere la dignità e soprattutto, non fermatevi prima di “ Rebel Rebel”.