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Dal governo Meloni, come sempre, solo propaganda e disumanità. Bologna è l’antidoto.

Negli ultimi giorni il governo Meloni e i suoi megafoni mediatici hanno trovato un nuovo bersaglio nel nostro territorio: la distribuzione di pipe pulite per il consumo di crack da parte dei servizi di riduzione del danno. Ancora una volta l’esecutivo sceglie di utilizzare la propaganda sulla pelle delle persone più fragili per distorcere la realtà.

Invece di discutere seriamente di salute pubblica, di riduzione del danno e di come colpire il mercato capitalistico del narcotraffico, si preferisce gridare allo scandalo, alimentare paura e disinformazione, criminalizzare chi consuma sostanze e addirittura anche chi lavora duramente per proteggere la salute delle persone – salute di tutte le persone, perché questo lavoro è appunto una questione di sanità pubblica.

Ma pensiamoci bene: questo non è un caso isolato. Questa compagine di governo ha costruito il proprio consenso sull’attacco sistematico a qualsiasi libertà di scelta e autodeterminazione: dal diritto all’aborto sicuro al suicidio medicalmente assistito, fino al definanziamento dei centri antiviolenza e allo spostamento di risorse verso associazioni pro-vita. Una politica reazionaria che colpisce i diritti fondamentali, ignora le evidenze scientifiche e riduce la salute a terreno di scontro ideologico.

Noi, come Laboratorio Salute Popolare, da qualche mese siamo parte attiva della rete cittadina dei servizi di riduzione del danno, affiancando con le nostre figure sanitarie gli operatori in strada. Non per “regalare crack” (come urla sui giornali chi è stato zitto nelle sedute di consiglio comunale dove si discuteva questa scelta), ma per curare ferite, prevenire infezioni, costruire relazioni e salvare vite. Perché sappiamo che la salute è un diritto, non un privilegio e lo vediamo ogni giorno nei volti, sentendo le storie e ascoltando i bisogni reali delle persone che vivono in Bolognina, consumatrici e non. Non servono dunque proclami, ma strumenti concreti per salvaguardare la salute e la dignità delle persone.

Oggi il nemico sono le pipe, ieri lo erano (e rimangono) il corpo delle donne e delle persone con capacità gestazionale, domani lo sarà nuovamente chi sceglie di morire con dignità magari evitando ulteriori atroci sofferenze e dopodomani sarà chiunque non si conformi al loro modello di società. Ecco, noi siamo dalla parte diametralmente opposta.

Per questo siamo fier3 di vivere e lottare a Bologna, una delle pochissime città in Italia dove si guarda con coraggio alle stanze del consumo come unica vera risposta al fenomeno. Non un favore ai “drogati”, come qualcuno strilla affannosamente, ma una misura di sanità pubblica già sperimentata con successo nelle più grandi città europee: spazi sicuri, controllati, che riducono morti, malattie e conflitti sociali.

Noi ci siamo.
Per una sanità pubblica, laica e territoriale.
Per una riduzione del danno che non ha paura di essere radicale.
Per una libertà di scelta che non si lascerà mai sequestrare dalla propaganda.