Si sono concluse le due settimane del nostro centro estivo Prendi P-Arte. In questi gioni intensi, un’onda di menti creative ha travolto muri e strade colorandoli di nuovi significati. Siamo statə una grande ciurma di trenta bimbə e altrettantə compagnə che ha lavorato ogni giorno per costruire una comunità viva e coesa nel cuore pulsante della città metropolitana.
I Municipi Sociali si sono confermati casa e scuola di noi tuttə. Le piccole soggettività in crescita sono state filo conduttore di energie ed entusiasmi tra progetti e spazi. Ogni giorno lo abbiamo vissuto insieme, ciascunə di noi offrendo un po’ di sé e prendendosi cura dei nuovi significati che la relazione lasciava sedimentare.
La sigla di AIR (Autonomia, Inclusione, Resistenza), rimanendo fedele al suo significato letterale, è stata aria nuova da respirare a pieni polmoni
Persone con cui condividiamo le giornate in quadriportico con il pretesto di una lavatrice, signorə che vivono e animano il quartiere, attivistə esplosivə e competenti hanno messo a disposizione i propri saperi per regalare esperienze significative allə bambinə.
Dalle lezioni di tango e laboratori di cucina, ai racconti di storie e canti partigiani sul pullman per Montesole: dalle risorse del sé ai significati del noi.
Ogni spazio è casa, e questo ce lo hanno insegnato molto bene lə compagnə di HOMe.
Ci siamo ritrovatə nel rapporto con la terra, sporcandoci le mani e ritagliandoci del tempo per i suoni e gli odori del mondo naturale. Abbiamo tuttə messo alla prova le nostre attitudini nello sperimentare strategie per proteggere la biodiversità ambientale. Dalle case degne dell’occupazione ai rifugi naturali per gli insetti, costruendo nuove possibilità.
Al ritmo del mondo corrisponde il ritmo dei corpi.
Ci siamo presə cura della lentezza cimentandoci nel tessuto aereo, allenando poi la resistenza con la boxe. Lə compagnə della Polisportiva HSL ci hanno accompagnatə nella delicata sfida che lo sport rappresenta per la comprensione del sè e dell’altro. Dalla Palestra Popolare del TPO alla ricerca dell’io nella collettività e viceversa.
Socialità e cooperazione nell’atmosfera Orfeonica.
Tra le mura abitate da verdi rampicanti, divisə in gruppi sempre diversi ci siamo dedicatə alla creatività artigianale producendo mandala con materiali di recupero sotto la guida paziente dellə compagnə dell’Arena. Grazie poi alla gentile donazione di piccole biciclette dalla ciclofficina popolare LàBike, insieme all’associazione Salvaiciclisti, abbiamo animato il cortile imparando a pedalare e vorticando su due ruote. Nell’aria ritmo hip hop, cadenzato dai laboratori di educativa popolare organizzati dallə compagnə della programmazione artistica di Làbas. Dalle sfide di ciascunə ai traguardi di tuttə.
Spazi di libertà li creiamo noi stesse.
Attraversando Bologna tra portici, musei e colli, abbiamo risignificato la nostra presenza in città, conoscendo chi del raccontarla ne ha fatto un mestiere e una scelta di vita. Ogni giorno siamo andatə alla ricerca di nuovi scenari per creare la nostra memoria collettiva e regalarci possibilità esplorative che non tuttə vediamo garantite nella quotidianità, accompagnate dal gruppo di Musei Inclusivi Aperti e dal Sistema Museale d’Ateneo. Speciale compagnia per la piccola escursione a Monte Sole sono stati i ragazzi e volontari del Centro Astalli di Bologna, insieme allə compagnə di Làbas e HOMe. Dalle camminate al quieto stare, dalla meraviglia alla soddisfazione di curiosità e costruzione di nuova conoscenza, l’incontro è stato il vero spazio di libertà.
Il progetto popolare di doposcuola e centro estivo nasce come risposta a un sistema educativo che rincorre il progresso economico lasciandosi alle spalle la dimensione più umana di cura reciproca e rispetto delle soggettività variegate che colorano il popolo. Per costruire insieme a bimbə e famiglie le strade da percorrere ci siamo incontratə in assemblee e dibattiti pubblici, spazi sicuri di confronto per tuttə ma soprattutto accessibili da un punto di vista linguistico grazie alla preziosissima mediazione araba garantita dai compagni che vivono l’occupazione abitativa HOMe.
Ai “parcheggi” estivi per bambinə, ai click day conflittuali, alla vostra retorica dei servizi per l’infanzia, noi abbiamo risposto creando spazi di libertà contro e oltre le barriere economiche e amministrative che hanno fatto da padrone negli ultimi mesi in città. Settimane di lavoro, studio, autofinanziamenti, raccolta fondi, sono culminati nella realizzazione di questo centro estivo affinché risultasse accessibile per tuttə garantendo da un lato iscrizioni totalmente gratuite per la metà dellə bimbə e, dall’altro, prezzi sociali e flessibili per le famiglie che hanno avuto il piacere e la possibilità di finanziarci.
Siamo cresciutə insieme tra grandi e piccine ragionando sul nostro operato e sul sistema in cui esso si inserisce, prendendo atto delle criticità che rileviamo e cospirando alternative per il futuro.
Dal centro estivo al percorso politico che ha mosso i primi passi dopo il comunicato di dicembre “Oltre l’inganno della meritocrazia”, abbiamo creato una base per rilanciare nuove rivendicazioni a settembre e solcare crepe di cambiamento nell’ambito educativo istituzionale. E’ con queste righe che chiudiamo l’inverno politico concedendoci una breve pausa estiva per riflettere sul futuro. Ci salutiamo carichə di entusiasmo e pronte a disegnare un nuovo avvenire.
Aspettiamo il prossimo settembre di lotta per avanzare tra le strade di città la nostra ardente idea di rivoluzione.
Ringraziamo con amore tutte le persone che ci hanno supportato da ogni dove nella realizzazione del nostro piccolo sogno popolare:
Compagnə dei Municipi Sociali Làbas, TPO, Offside Pescarola, HOMe e dei vari progetti
che ne fanno parte
Tutte le persone che hanno contribuito al crowdfunding
Maria Luisa Conforti e Greta Cavaliere, grafiche di fiducia
Arena Orfeonica
Associazione Salvaiciclisti
Musei Inclusivi Aperti
Sistema Museale d’Ateneo
Ragazzi e volontari del Centro Astalli Bologna
Poggiolo Resistente di Montesole
Famiglie e bimbə