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ZAN, ZENDEGI, AZADI- Jin, Jîyan, Azadî

Giovedì 6 marzo 2025, alle 19 al TPO, via Casarini 17/5: ZAN, ZENDEGI, AZADI- Jin, Jîyan, AzadîLa difesa dei diritti fondamentali nei regimi oppressivi.

Incontro con:

  • Maysoon Majidi
  • Parisa Nazari, Mediatrice interculturale e attivista iraniana
  • Aurora D’Agostino, avvocata e copresidentessa Giuristi Democratici

Modera :

Marta Mannarano. Associazione Ya Basta Bologna 

Maysoon Majidi è una regista e attrice, nata nel Kurdistan iraniano il 29 luglio 1996. È stata membra dell’ONG Hana e dell’associazione curda della diaspora. Si è distinta per aver sfidato il regime di Teheran in difesa dei diritti delle donne e delle minoranze. 

Nel 2019, dopo un periodo di detenzione durante il quale ha subito maltrattamenti e violenze, lascia l’Iran con il fratello, anche lui vittima di discriminazioni. Dopo un lungo viaggio alle volte dell’Europa approda in Italia, il 31 dicembre 2023, dove ingiustamente viene accusata di essere una scafista e subisce una lunga detenzione preventiva di 302 giorni. Dopo più di un anno, il 5 febbraio 2025, il Tribunale di Crotone si è pronunciato nei termini di piena assoluzione nei confronti di Maysoon Majidi “per non aver commesso il fatto”.  

Dopo 302 giorni di detenzione, Maysoon Majidi è stata ufficialmente assolta dopo le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, in seguito alla fuga dalle ideologie e le violenze del regime iraniano, che nega sempre di più i diritti umani delle donne, introducendo pena di morte, frustate e pene detentive per reprimere qualsiasi forma di dissenso. In quanto attivista per i diritti delle donne e delle minoranze, Maysoon è scappata per non finire in carcere o essere condannata a morte come altre centinaia di persone. Nella ricerca di asilo politico, Maysoon si è ritrovata nel sistema normativo italiano vigente che affronta con crudeltà ed in modo grossolano una realtà estremamente complessa come quella dell’immigrazione e della libertà di movimento, dimostrando in questo caso che il favoreggiamento dell’immigrazione è l’ennesimo pretesto per punire ulteriormente le persone migranti, tendenza che il governo Meloni ha inasprito.