Di seguito la convocazione dell’assemblea nazionale di domenica 21 settembre a SpinTime Labs, via Santa Croce in Gerusalemme 55, Roma.
Opporsi al governo Meloni – Organizzarsi contro la svolta autoritaria di guerra
Le ultime settimane sono state attraversate da un’ondata di mobilitazioni in solidarietà alla Palestina, in Italia e nel resto del mondo. Dopo la “soluzione finale” su Gaza annunciata da parte di Netanyahu e la nuova escalation nella regione provocata dal regime sionista, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza, sostenendo la Sumud Flotilla e rilanciando pratiche di blocco capaci di evocare la possibilità di un vero sciopero sociale di massa.
Segnali che raccontano una società civile in fermento, che può e deve indirizzare la propria forza contro il governo italiano e la sua economia di guerra. Per quanto riguarda l’Italia l’estate è finita con lo sgombero del Leo, dando il via a una nuova stagione di sfratti e sgomberi e ad un cambio di atteggiamento delle questure nelle città, che si sentono ora forti del dl sicurezza per sbattere le persone in strada. A Milano però 50.000 persone sono scese in strada, una parte massiccia del lavoro vivo e libero che anima gli spazi sociali e di alternativa si é ripresa la città. Tutto questo mentre la pressione economica aumenta su tanti settori, in alcune provincie si inizia a sentire l’odore di riconversione bellica di comparti industriali e tecnologici, scioperi e altre forme di lotta sono in programma per le prossime settimane.
È da questa spinta che riparte la Rete A Pieno Regime: dalle mobilitazioni che l’hanno attraversata e dalle connessioni che ha saputo costruire per cercare di impedire che il più grave attacco alle forme di lotta e di protesta dei nostri tempi passasse inosservato. Da qui ripartiamo, per dare vita a un autunno di lotta a una nuova stagione di opposizione sociale e politica: contro il governo Meloni, contro la guerra, contro l’autoritarismo.
La battaglia sul decreto sicurezza lo ha dimostrato: un percorso nato dal basso, conflittuale e determinato, ha costretto il governo a rivedere i propri piani iniziali. Pur riuscendo a portare a termine la sua partita, l’esecutivo si è trovato più volte a scoprire il fianco sotto la pressione della mobilitazione.
Questo non è stato sufficiente ma per la prima volta dopo tanti anni la qualità organizzativa della protesta ha travalicato i limiti della frammentazione ponendosi obbiettivi ambiziosi. La partita dunque è solo all’inizio.
L’autoritarismo avanza e la guerra si sta imponendo come dispositivo di governo del dissenso sociale con la precarietà e la disuguaglianza in aumento. Controllo ed esclusione voluti con il dl sicurezza tornano a vantaggio di che ne trae profitto: governi, grandi capitali, colossi della tecnologia e della logistica, padroni delle città.
Serve una risposta all’altezza della realtà che abbiamo di fronte e un nuovo modo di organizzarci tra le tante mobilitazioni autunnali, per assestare un colpo più duro ad uno Governo ormai comodo nelle sue poltrone da troppo tempo.
L’assemblea pubblica nazionale di domenica 21 settembre alle 10 a Spin Time (Roma, via S. Croce in Gerusalemme 55) sarà un momento aperto di confronto e organizzazione per tutte le soggettività che vogliono costruire insieme un’opposizione sociale e politica, radicale e plurale al Governo e al sistema di guerra.
La Rete A Pieno Regime invita tutte e tutti a esserci: per condividere prospettive, strumenti e alleanze, e aprire insieme una nuova fase di lotta contro la guerra, il governo Meloni e la deriva autoritaria. Un appuntamento che vuole anche essere spazio di convergenza tra le tante iniziative già in calendario per l’autunno e quelle che si stanno determinando proprio in questi giorni, per rafforzare un fronte comune di opposizione sociale e di mobilitazione diffusa.