Spazio di Agitazione invita la facoltà di Scienze Politiche e Sociologia e la città di Bologna ad un’assemblea a sostegno della Palestina e della Global Sumud Flotilla. Appuntamento martedì 16 settembre ore 18 a Palazzo Hercolani, Strada Maggiore 45, Bologna.
Con la partecipazione di Global Movement to Gaza e saranno trasmessi dei videomessaggi da attivistə a bordo della Flotilla.
Dalla partenza della Global Sumud Flotilla, in Italia, in Europa e nel mondo si è alzato un imponente grido di solidarietà, mosso da una necessità: se bloccano le barche della Flotilla, noi blocchiamo tutto.
Un grido così forte non può rimanere inascoltato: impone che le lezioni del nuovo anno accademico non abbiano inizio normalmente senza che la comunità universitaria si confronti su quanto sta accadendo. Per questo motivo, invitiamo studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, docenti e personale tecnico a una grande assemblea alla facoltà di Scienze Politiche e Sociologia di Bologna. Discuteremo di come la comunità universitaria debba organizzarsi per rispondere agli attacchi israeliani contro le barche della Flottilla e fare pressione affinché cessi il genocidio in Palestina.
Questo è un invito anche a tutta la città di Bologna: partiamo dall’università perché è il nostro luogo, ma dobbiamo necessariamente convergere con il resto della società.
La Global Sumud Flotilla lo sta dimostrando: di fronte all’immobilismo delle istituzioni italiane ed europee dinanzi al genocidio, solo la mobilitazione dal basso rappresenta una risposta concreta. Allora, che ognunə sia Global Sumud Flotilla nel proprio posto di lavoro, di formazione, di vita; che ognunə si attivi, perché questo è il modo per fermare le politiche genocidiarie di Israele e per essere parte di un processo di liberazione, non solo della Palestina ma globale. Solo una risposta compatta, dal mondo universitario alla società tutta, può determinare una forza tale da costringere i governi a spezzare ogni complicità con il genocidio, a partire dalla vendita di armi a Israele.
Per questo motivo, non chiediamo ai docenti e al mondo accademico di limitarsi a esprimere solidarietà alle pratiche che l’assemblea deciderà di mettere in campo per la Flotilla – siano esse il blocco di tutte le lezioni e delle attività universitarie o altre forme di lotta -, ma di partecipare in prima persona alla costruzione di questo movimento e alla
messa in atto delle stesse pratiche. L’università è di chi ci studia e di chi ci lavora: studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, docenti, personale tecnico, personale delle pulizie. Che ognunə sia Global Sumud Flotilla, dicevamo; allora che lo sia realmente, scomodandosi e non delegando ad altrə la lotta per stare dalla parte giusta della storia.