lunedì 31 luglio, ore 19.00, vicolo bolognetti 2
INCONTRO PUBBLICo a làbas CON PATRICK ZAKI E NOUR KHALIL, ATTIVISTI EGIZIANI
coordina la discussione ya basta! bologna
Tredici anni dopo la rivoluzione e quel movimento di massa che ha spinto milioni di persone nelle piazze del Paese per chiedere “Pane, Libertà e Dignità”, molte cose sono cambiate in Egitto. Le rivoluzioni del Nord Africa e dell’Asia Sud-occidentale del 2011 hanno dimostrato al mondo che anche in un regime autoritario è possibile rivendicare una società più equa e libera. Una rivoluzione popolare, partecipata e ibrida, in cui la tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale, divenendo strumento capace di accelerare e estendere processi di liberazione.
A più di un decennio dalla Rivoluzione, tuttavia, in Egitto la giustizia sociale e l’economia del paese sono in profonda crisi, producendo effetti devastanti sulla popolazione. Nonostante ciò, moltissimə attivistə e difensorə dei diritti umani continuano a dedicare le proprie vite per rivendicare una trasformazione della società, dal Cairo o in esilio, da altre capitali europee.
Alla luce degli sviluppi geopolitici in atto nella regione euro-mediterranea, ai flussi di persone in movimento da e per il Nord Africa e al tentativo di esternalizzazione delle frontiere da parte dell’Unione Europea, crediamo sia importante tracciare un percorso che guardi, con una prospettiva europeista radicale, a tutte le sponde del Mediterraneo e sia in grado di costruire infrastrutture politiche capaci di produrre una convergenza tra attivistə e difensorə dei diritti umani dalle diverse latitudini.
Per questo motivo, vi invitiamo a discutere con Patrick Zaki e Nour Khalil, attivisti egiziani, per esplorare ciò che resta dei sogni e delle aspirazioni della Rivoluzione, come mappare le evoluzioni dell’Egitto contemporaneo, e come costruire insieme un percorso che determini la liberazione di tuttə lə prigionierə politicə egizianə e una convergenza euro-mediterranea delle vertenze sociali.
- Patrick Zaky, attivista egiziano e ricercatore
- Nour Khalil, attivista egiziano e direttore esecutivo di @Refugee egypt platform in Egypt.
ENGLISH VERSION
Thirteen years after the revolution and that mass movement that drove millions of people into the streets of the country to demand ‘Bread, Freedom and Dignity’, many things have changed in Egypt. The North African and Southwest Asian revolutions of 2011 showed the world that even in an authoritarian regime it is possible to demand a fairer and freer society. A popular, participatory and hybrid revolution, in which technology played a fundamental role, becoming a tool capable of accelerating and extending liberation processes.
More than a decade after the Revolution, however, Egypt’s social justice and economy are in deep crisis, producing devastating effects on the population. Despite this, many activists and human rights defenders continue to dedicate their lives to demanding a transformation of society, from Cairo or in exile from other European capitals.
In light of the geopolitical developments taking place in the Euro-Mediterranean region, the flows of people moving to and from North Africa, and the European Union’s attempt to externalise its borders, we believe it is important to map out a path that looks, with a radical pro-European perspective, at all shores of the Mediterranean and is able to build political infrastructures capable of producing a convergence of human rights activists and defenders from different latitudes.
For this reason, we invite you to discuss with Patrick Zaki and Nour Khalil, Egyptian activists, how to explore what remains of the dreams and aspirations of the Revolution, how to map the evolutions of contemporary Egypt, and how to build together a path that will bring about the liberation of all Egyptian political prisonersə and a Euro-Mediterranean convergence of social struggles.